I PASSI ESSENZIALI PER INCONTRARSI
NELLA PELLE, NEL CUORE E NELL’ANIMA
VIVERE L’INTIMITA’ ARODOMIS Il Corpo e l’Anima
Ciao
Sono felice che tu abbia scelto di accedere a questo piccolo ma
potente manuale.
Credo fortemente dell’importanza di nutrire l’INTIMITA’ nella relazione
con la PROFONDITA’
Non è una cosa che ci viene insegnata, così come non viene trasmesso
alcun modo costruttivo di stare nell’intimità con un’altra persona
Negli ultimi anni il tema della SESSUALITA’ viene affrontato più
apertamente e c’è, nelle persone, il desiderio di vivere con un
appagamento più completo e duraturo il contatto intimo.
Appagamento che permette all’energia liberata nell’incontro di
portare più leggerezza, creatività ed entusiasmo anche nelle altre azioni
quotidiane
E’ un bisogno sempre più forte e c’è un motivo preciso.
Negli ultimi decenni lo sviluppo economico e l’evoluzione delle
tecnologie ha portato ogni individuo a far parte di una macchina
sempre più veloce, che lascia poco spazio all’ASCOLTO DEL CORPO.
La stimolazione visiva è aumentata fortemente attraverso gli schermi di
computer, smartphone, TV e, con essa, le informazioni che il nostro
cervello riceve.
E’ un continuo macinare di dati, che allontana dal sentirsi e spinge verso
modelli di vita sempre meno naturali, quanto meccanici e automatici
In questa distanza, la nostra natura si fa sentire in termini di desiderio di
piacere, benessere, bisogno di relax
VIVERE L’INTIMITA’ ARODOMIS Il Corpo e l’Anima
Se tutto questo incide sull’individuo, inevitabilmente influenza la VITA DI
COPPIA e la RELAZIONE INTIMA
Oltre ai ritmi sregolati, nella coppia, incombono le abitudini e la noia
Soprattutto quando la vita della relazione ha già un po’ di anni è
probabile che il fuoco iniziale si affievolisca.
Accade un po’ perché
dopo il primo periodo in cui tutto è perfetto, si passa poi alla
conoscenza dell’altro anche nei suoi difetti e tutto lo splendore iniziale
si ridimensiona.
Le incomprensioni o quegli aspetti che non piacciono
molto non sempre trovano il modo di ammorbidirsi, spesso “si sopporta”
o “si fa finta di niente” oppure si litiga facilmente e qualsiasi pretesto è
buono per accusarsi a vicenda.
Non ci dilunghiamo oltre quelle che sono le problematiche che la
relazione incontra, ma ci soffermiamo su cosa si può fare per
riaccendere il fuoco e rendere ogni soluzione più facilmente fattibile
Perché se la sessualità funziona, è più facile superare anche le difficoltà,
legate alla comunicazione e all’accettazione degli aspetti più spigolosi
La sessualità è un campo poco esplorato nella PROFONDITA’. Spesso si
pensa che per una buona sessualità occorra tanta esperienza, o
magari avere una predisposizione maggiore.
La verità è che per rendere la sessualità fantasiosa, occorre partire
dall’INTIMITA’, cioè uno spazio di fiducia, accoglienza, cura e ascolto
reciproci.
Ci sono degli elementi di base molto semplici che, se applicati, possono
stupire e permettere un’esperienza più piena e nutriente
Andiamo a conoscerli!
VIVERE L’INTIMITA’ ARODOMIS Il Corpo e l’Anima
TEMPO
E’ importante non avere fretta
Ci possono essere delle volte in cui si può vivere velocemente l’atto
sessuale e anche con piacere.
Questo è tale, se non diventa abitudine
Ogni cosa per quanto bella, quando diventa abituale, perde potenza
e bellezza, è destinata a spegnersi
Per cui, variare, è un modo per non
cadere nella noia e nella ripetitività
Per l’esperienza che verrà descritta più
avanti, è importante prendersi del
tempo per vivere con calma e poter
entrare più facilmente nell’INTIMITA’
con tutti i SENSI, non solo con il tatto.
Il tempo spesso viene assorbito dal lavoro, dagli impegni, dalle faccende giornaliere, dai figli, dagli hobby, da molte cose legate al “fare” e raramente si sceglie di dedicare il
giusto spazio per l’intimità
Passa in secondo piano e a lungo andare questo può compromettere
la serenità nella coppia
Intanto potrebbe essere già molto innovativo, iniziare a darsi un
appuntamento per l’Intimità, creando un’atmosfera di tranquillità in cui
non ci siano distrazioni, ma potersi dedicare a sè e al/la partner, è il
primo passo
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Darsi un appuntamento vuol dire decidere un momento in cui prendersi
almeno due o tre ore. Può essere un appuntamento che si ripete con
costanza, ad esempio ogni settimana, o quindici giorni, al massimo.
Conta che si rispetti l’appuntamento e lo si viva come una parentesi
temporale in cui tutto il resto rimane fuori (problemi, decisioni,
argomenti quotidiani, figli)
RITO
Ogni incontro è speciale e unico. Andrebbe onorato con ritualità
Un rito è un’azione simbolica per mettere in relazione la realtà visibile
con la dimensione più profonda e divina che è in ognuno. Serve per
riconoscere che oltre al
presente tangibile c’è un
presente sottile che attraverso
il rito viene riconosciuto e
vissuto nell’esperienza, dando
alla stessa la particolarità
dell’unicità
“che cos’è un rito? – disse il Piccolo Principe
È una cosa purtroppo dimenticata – rispose la volpe – E’ ciò che fa di
un giorno, un giorno differente dagli altri”
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Può essere un gesto molto semplice come, ad esempio, un saluto
rituale:
seduti uno di fronte all’altra, state qualche attimo con gli occhi
chiusi, ognuno si raccoglie in sé,
poi aprite gli occhi e vi guardate per qualche istante in silenzio
infine, con le mani al cuore, inchinatevi contemporaneamente
se possibile nell’inchino, mettete in contatto il terzo occhio situato
sotto la fronte, tra le sopracciglia
Questo descritto è un modo, lascia che la creatività e l’intuizione ti
indichino il tuo modo per creare il rituale
SGUARDO
Gli occhi sono lo specchio dell’Anima o la porta per accedere
all’Anima dell’altra persona
Vedere è la capacità di sostenere l’incrocio con lo sguardo dell’Altro/a
Spesso non ci facciamo caso, ma sfuggiamo al contatto visivo e,
inconsciamente, cerchiamo di non farci vedere
Uno sguardo aperto che si lascia penetrare e scrutare indica anche
apertura al mostrarsi come si è, nella vulnerabilità dell’essere genuini
Non siamo abituati a mostrarci “nudi” perché abbiamo timore di essere
feriti, di essere giudicati o non accettati ma questo è un ostacolo
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all’Intimità reale che non è fatta solo di azione, ma di piccole cose,
come le emozioni che nascono da uno sguardo che vede e si lascia
vedere
C’è un piccolo esercizio semplice che puoi fare per prendere
confidenza con lo sguardo ed è il gioco dei ventagli cinesi:
potete farlo in piedi o seduti e per tutto l’esercizio state in silenzio,
non parlate tra di voi; potete mettere eventualmente un motivo
musicale dolce e lento
mettete le mani con il palmo rivolto davanti al viso, come a
coprirlo, a non farvi vedere
aprite leggermente le mani facendo in modo che creino una
specie di grata da cui intravvedervi
muovete le mani, giocate, fatele danzare, spostandovi e
girandovi attorno
reciprocamente,
mantenendo il contatto
con lo sguardo attraverso
le mani
prendete confidenza con il
gioco di mostrarvi fino a
quando ve la sentite, può
esserci il momento in cui vi
mostrate di più e poi segue
quello in cui tornate a
nascondervi, potete vivere questa fase con divertimento e
curiosità
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quando sentite che desiderate aprirvi, permettete alle mani di
distanziarsi lasciandovi vedere dal/la partner
potete continuare a muovervi lentamente, oppure fermarvi,
respirando profondamente, prendetevi il tempo che desiderate
per esplorare lo stare in questo contatto di occhi negli occhi
Potrebbe sembrare un esercizio superficiale, ma se riuscite ad entrare
nel contatto visivo e a restarci per tutto il tempo, scoprirete che si crea
una magia tra di voi, la sensazione è di essere voi al centro di uno spazio
esteso. Sarà la percezione dello spazio intimo che state creando
CONTATTO
E dopo aver trovato il
TEMPO, riconosciuto
SACRO lo spazio
intimo con un RITO ed
esserci mostrati nudi
nello SGUARDO è
giunto il momento
della CURA attraverso
il CONTATTO
Prendersi cura attraverso un MASSAGGIO rilassante, non
necessariamente erotico, in cui con il TOCCO si entra in contatto del
centro, l’ANIMA
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Il massaggio è una pratica dolce che veicola ad entrare in connessione
profonda con l’altra persona perché è fatto di carezze, attenzione,
calore.
Non va eseguito nel mentre si pensa ad altro, perché si romperebbe il
ponte che collega il Cuore e l’Anima
Nel massaggio non si segue una tecnica precisa ma si possono usare
modi di toccare diversi, dal leggero, alla pressione più forte, sfioramenti,
contatto più deciso. E’ importante capire cosa piace al/alla partner
quindi occorre avere attenzione delle sue reazioni per fare ciò che
piace e porta più consapevolezza nei punti che vengono toccati.
E’ consigliabile dedicare 45 minuti a massaggio, quindi in totale un’ora
e mezza ed è meglio eseguirlo su un materassino da yoga o una doppia
coperta o tappeto, evitando l’uso di cuscini sotto il capo
Verranno coinvolte le parti periferiche del corpo: la testa, le mani e i
piedi
Si comincia dalla testa inizialmente ponendo le mani ai lati sopra
le orecchie, lasciandole ferme nel contatto e da qui si procede
poi con un massaggio leggero, che si estende poi verso il mento e
le guance. Con i pollici si massaggia il naso e si sale alle
sopracciglia continuando a seguire l’osso che circonda gli occhi.
Con i palmi delle mani si stira poi la fronte prima dal centro ai lati
e verso l’alto. Da qui si passa a massaggiare il cuoio capelluto con
i polpastrelli delle dita, si possono creare piccoli cerchi con
pressione più lieve o più intensa, in base a come piace al/la
ricevente. Si conclude mettendo i palmi sotto la nuca e tenendola
un po’ rialzata qualche minuto per permettere alle tensioni di
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allentarsi e sciogliersi. Infine la si posa dolcemente e si sfilano le
mani molto lentamente. Il massaggio della testa dura dieci minuti
Nei successivi dieci minuti ci si
dedicherà a massaggiare le
mani. Si prenderà una mano
per volta e si procederà a
toccarla con creatività,
anche qui facendo sempre
attenzione a cosa piace di più
a chi sta ricevendo
Lo stesso tempo di dieci minuti
servirà per i piedi, in cui evitare
il solletico per non distrarre la persona dall’ascolto delle sensazioni.
Nel tocco seguire anche ciò che si sente in quel momento sia
meglio dare. Soprattutto i piedi rappresentano tutta la nostra
persona per cui ogni punto ha la sua corrispondenza con una
parte del corpo
L’ultimo passaggio è dedicato all’hara, un punto situato due o tre
dita sotto l’ombelico. In questo punto il contatto deve essere lieve
e creare dei movimenti rotatori piccoli mantenendo la copertura
del punto con il palmo della mano. Questa fase aiuta a percepire
più centratura in chi viene massaggiata/o che, può anche
immaginare di respirare in questo punto focalizzando l’attenzione
a cosa succede internamente su questa parte del corpo. Anche
per questo ultimo passaggio il tempo è di 10 minuti
Si ritirano le mani con delicatezza e gradualità, in modo che il/la
partner non avverta un senso di abbandono e lo/la si lascia
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qualche minuto in ascolto del silenzio interiore creato dal
massaggio
Si fa il cambio e chi ha dato, ora si dispone a ricevere
Il beneficio di questo scambio oltre a rilassare, permette di entrare
maggiormente in ascolto del proprio corpo e sciogliere le tensioni e i
blocchi aprendo quindi il campo a proseguire il contatto con il fare
l’amore o semplicemente anche restando fermi abbracciati
assaporando quanto vissuto o condividere i sentimenti, le emozioni e le
sensazioni suscitati dal massaggio
Tutto questo tempo dedicato a coltivare l’Intimità, non sarà sprecato, ti
aiuterà a migliorare anche la comunicazione verbale, che trova un
terreno di fiducia e accoglienza in cui sarà più facile esprimersi
Come ogni cosa, solo la pratica può rispondere su quali e quanti
benefici potrai ottenere, ma è certo che può essere un viaggio in cui
anche l’autostima personale e reciproca potranno crescere e
rafforzarsi.
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Mi auguro che quanto hai potuto leggere ti abbia fornito utilità per
vivere il tuo rapporto o l’esplorazione dell’Altro/a con maggior curiosità
e piacere, spronando le radici dell’Intimità a crescere profonde e salde.